
L'educazione tra pari, anche chiamata peer education, è un nuovo e stimolante metodo di educazione finalizzato ad informare, quindi educare, i giovani riguardo tematiche discusse con le quali ci si relaziona tutti i giorni nella nostra società: bullismo, uso e abuso di sostanze stupefacenti e alcoliche, sessualità e malattie sessualmente trasmissibili.
I precetti fondamentali che gli stessi educatori tra pari seguono per divulgare il loro messaggio educativo sono la prevenzione ed il dialogo. La prima è l'arma vincente contro qualsiasi tipo di complicazioni che possono nascere da ciascuna delle tre tematiche sviluppate, il secondo invece è il modo migliore per uscire da una determinata situazione spiacevole, ma anche positiva, al fine di non tenersi tutto dentro, ma trovare la forza di parlarne per non trascinarsi il peso di un trauma subito per tutta la vita, anche se i segni restano. Il dialogo inoltre è il primo strumento, altrettanto utile, per denunciare particolari cattivi episodi. Senza il dialogo non se ne esce.
Questo è lo scopo dei ragazzi, dalla terza alla quinta superiore, che fanno parte del gruppo di educatori pari di ciascuna scuola aderente al progetto.
La selezione avviene all'interno delle classi, eletti dagli stessi compagni. Prima vengono definiti i requisisti e le qualità che un educatore pari modello deve possedere, poi si procede ad una votazione e coloro che raggiungono il numero massimo di voti diventa educatore. Ciò significa che essi hanno ottenuto la fiducia dei loro compagni e perciò rispondono ai requisiti precedente elencati.
Il gruppo così formato entra in sintonia e si crea collaborazione e spirito di appartenenza, necessaria per collaborare insieme e aiutarsi a vicenda. Tra le attività di formazione, seguiti da specialisti ASL, vi è lo studio teorico degli argomenti da trattare, dibattiti, scambi di opinioni, testimonianze e simulazioni.
A gruppi si interverrà così nelle classi, perciò a ragazzi e ragazze più piccoli che avranno modo di essere educati e imparare molto su temi molto discussi, il tutto per vivere meglio e in una società giovane più responsabile ed informata.
Essere educatori tra pari non lo si è solo a scuola, ma anche fuori. Si è equipaggiati di un bagaglio di conoscenze tale da rappresentare un punto di riferimento per chiunque si trovasse in difficoltà. Cresce l'educatore, cresce chi ha bisogno di aiuto. Fornire una voce amica rimane uno degli scopi fondamentali, motivo di orgoglio, dell'educatore pari.
Giuseppe Cacopardo
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