lunedì 7 ottobre 2013

"QUELL'ASSURDO TEMA DELLA TV" - di Giuseppe Cacopardo.



A tutti sarà capitato di ricevere, come consegna, lo svolgimento di un tema in classe sulla televisione. Uno di quei temi argomentativi, dove bisognava esprimere la propria opinione riguardo un argomento generico come l'inquinamento, il razzismo, la scuola, ecc. Spesso le opinioni erano già impostate perché, a causa o grazie alle maestre trascinatrici, noi studenti imparavamo ciò che (secondo i loro insegnamenti) era da considerarsi giusto, oppure sbagliato.
La televisione era un tema abbastanza gettonato, uno di quelli. Per le maestre questa "faceva male". Il perché era essenzialmente dovuto al fatto che fosse diseducativa, inutile, persuasiva.
Ma la televisione è davvero così? E' ora di dire BASTA con questa pagliacciata dell'opinione negativa sulla televisione, questa incredibile speculazione delle maestre no-global finte moraliste che non fa altro che perpetuare il loro bizzarro approccio con la società che ci circonda. Fatta di tecnologia e, per fortuna, anche dai media.
Vorrei ricordare, care maestre, o professori, che ci sono persone e famiglie che mangiano grazie alle aziende televisive.
Prendiamo come esempio le persone che lavorano in Rai o in Mediaset. Non vi sono solo Veline, presentatori, attrici o coreografi, ma anche impiegati, autori, registi, cameramen, avvocati... Queste ultime elencate, a fine mese, portano a casa uno stipendio per poter campare se stessi e le loro famiglie. Pensate se nessuno più guardasse la televisione, non ci fossero più aziende che richiedono spazi pubblicitari nei programmi, nessuno più acquistasse un pacchetto di payTV. L'azienda andrebbe in fallimento. Tutti perderebbero il lavoro e si ritroverebbero senza risorse economiche, che prima invece possedevano.
Dal punto di vista educativo è necessario dire che non tutti i programmi televisivi hanno e vogliono avere un fine educativo; tanto è vero che vi sono trasmissioni atte ad informare, educare e trasmettere messaggi importanti. Altre invece hanno come fine ultimo l'intrattenimento, semplicemente il divertire e alleggerire la mente dello spettatore. Pensate: dopo il telegiornale, fatto di notizie e informazioni su crisi, cronaca, politica, cambiamenti; una bella trasmissione comica che diverte e fa sorridere.
La televisione è bella per questo. Perché è varia. Se la si sa guardare responsabilmente ed educando alla criticità, ci renderemmo tutti conto di quale mezzo meravigliosamente utile disponiamo. La pluralità della TV è importantissima per soddisfare i gusti di tutti.
E' una bugia e falso moralismo dire che è fatta solo di robaccia che non educa.
Concluderei con un assaggio di Renzo Arbore...
Sì, la vita è tutta un quiz,
tante occasioni, tante emozioni,
perché è coi quiz che ci danno i milioni,
EVVIVA LE TELEVISIONI!

Nessun commento:

Posta un commento